Poter progettare un open space avendo a disposizione stanze abbastanza grandi è una soluzione affascinante per rivedere completamente il modo di vivere la casa.
Non tutti però possono permetterselo, perché in molti casi le abitazioni in Italia sono storiche e piuttosto piccole. L’isola è di grande moda, ma non sempre la soluzione migliore. Bisogna sempre valutare i pro e i contro di questa scelta.
Rinnovare lo spazio living con una cucina a isola
Sicuramente l’aspetto estetico e l’impatto visuale sono molto piacevoli, con una soluzione che vede un bancone centrale per un living room più moderna.
Si possono sfruttare liberamente i ripiani per mangiare e cucinare e per la vita di tutti i giorni. I mobili che si trovano sotto riescono a contenere pentolame e accessori senza dare troppo nell’occhio, anzi creano un ambiente piacevole e vivibile.
Se si aggiunge qualche sgabello, poi, la cucina a penisola può essere utilizzata anche per mangiare, ma bisogna tenere in considerazione le dimensioni del ripiano, perché deve risultare confortevole.
Sicuramente è una soluzione diversa dai mobili e di pensili a parete e offre una maggiore sensazione di libertà in cucina e si presta benissimo a installazioni di lavelli di grandi dimensioni, sgocciolatoi e piani a induzione dove cucinare in maniera più dinamica e con meno vincoli.
Si possono anche piazzare vari piccoli elettrodomestici, sempre a patto che lo spazio sia sufficiente.
Ci sono svantaggi nelle cucine a isola?
Sicuramente la tendenza attuale spinge molto nella direzione della creazione di cucine di questo tipo, ma c’è sempre il rischio di trasformare una possibilità in un ingombro inutile, che spesso mette a repentaglio la vivibilità della zona living.
L’ostacolo principale sono gli odori di cucina, sia quelli gradevoli che però a lungo andare stancano, che quelli più fastidiosi, in particolare la frittura e quelli che possono risalire dal lavello.
Per questo è necessaria una manutenzione frequente e un buon sistema di areazione con una cappa elegante e possibilmente silenziosa per impedire che gli odori si spargano per tutta la casa, soprattutto nel caso in cui si tratti di un loft o un grande open space.
Anche gli attacchi delle tubature e degli impianti elettrici possono essere davvero un grande problema, soprattutto se l’appartamento non è già predisposto per questo tipo di installazione o se non addirittura è stato progettato nell’ottica di una cucina a penisola.
Cambiare lo stile della cucina
Con i fornelli elettrici e i piani induzione non c’è bisogno di far arrivare tubature del gas, ma resta comunque il problema dell’impianto elettrico, che non può essere sicuramente fatto scorrere sul pavimento e in molti casi dovrà cadere a pioggia dal soffitto, con un po’ di lavori per l’installazione e in alcuni casi una limitazione della libertà di utilizzo.
Inoltre se si sceglie di non utilizzare il gas le pentole tradizionali possono essere tranquillamente messe da parte, perché non sono adatte ai piani induzione e in molti casi a quelli elettrici.
È quindi importante valutare bene tutto la parte tecnica durante la progettazione della nuova cucina, per non trasformare la penisola in un inutile ingombro.
C’è anche poi la considera il fatto che trattandosi di uno spazio ibrido dove si può mangiare e cucinare, il piano disponibile per la cena sicuramente sarà più piccolo rispetto a un tavolo tradizionale.
Questo porta all’obbligo di scegliere quasi sempre sgabelli al posto delle sedie, perché le parti pensate per lavorare in piedi sono sicuramente più alte rispetto a quelle concepite per una seduta.