Il living è uno degli ambienti più importanti della casa.
È uno spazio di convivialità in cui la famiglia si riunisce, un zona giorno in cui si legge, si guarda la TV e ci si ritaglia un momento di relax.
Cos’è il living integrato?
In base alle tendenze di arredamento più attuali, il living integrato è la soluzione migliore per valorizzare un mini-appartamento e uno spazio ridotto e contenuto, molto di moda soprattutto nell’arredamento industrial chic e minimale.
Nel living integrato convivono insieme due spazi senza la presenza di divisori, cioè la cucina e il salotto.
Open space VS soggiorno tradizionale
Il living integrato è fonte continua di ispirazione degli interior designer più glamour, perché si presta a innumerevoli interpretazioni e consente di giocare con moduli e mobili componibili, vani a scomparsa e porte a soffietto.
Un living a pianta aperta è ricco di strategie salva-spazio che valorizzano lo spazio e ottimizzano ogni centimetro a disposizione, restituendo un ambiente in continua trasformazione e in grado di modularsi in base alle esigenze dell’individuo.
Il living indipendente, invece, consente una minor libertà espressiva, e bisogna rispettare la muratura preesistente, le pareti e i muri portanti che sono dei naturali divisori: il risultato sarà un ambiente più classico e tradizionale, adibito a meno usi e meno sfaccettato di un open-space.
I vantaggi del living integrato
- ambienti più luminosi;
- ottimizza lo spazio in un unico ambiente grande, invece di due stanze piccole;
- è più conviviale;
- è più sfaccettato e adatto al lifestyle contemporaneo;
- è uno spazio più creativo e versatile.
Un living integrato con angolo cottura e salotto-sala da pranzo, spesso utilizza soluzioni a moduli componibili per collegare i due contesti e si abbattono muri, pareti, porte e divisori. Ecco come nascono le cucine a isola e a penisola, in cui sul top si pranza e si cucina, oppure le sedute modulabili che diventano comodi futon e tavolini ribassati per cenare in perfetto Giappo Style.
Ai giorni nostri non c’è più bisogno del salotto padronale o della “sala da pranzo della domenica” utilizzati solo in occasioni speciali, ma si sfrutta tutta la zona giorno, cucina e salotto, allo stesso tempo.
Gli svantaggi del living integrato
- rischio di odore di cibo, vapori e rumore provenienti dalla cucina (facilmente risolvibile con una cappa e un sistema di aerazione);
- una minore intimità;
- la necessità di tenere sempre tutto in ordine;
- meno spazio per quadri e decorazioni.
Un soggiorno indipendente, invece, consente una maggiore privacy ed è consigliato per una famiglia numerosa o un contesto in cui convivono più persone: in questo caso è necessario mantenere la divisione tra gli ambienti e diversificare gli spazi per consentire una maggiore autonomia. Un salotto indipendente si può differenziare anche nello stile, a differenza dell’open-space che rispetta un generale concept omogeneo e uniforme.
Concludendo, a meno che non ci siano delle reali esigenze di spazio, la scelta tra la pianta libera e il salotto autonomo è una questione di gusto personale e di abitudini.
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